Metacrilato: cos’è e come si utilizza

Il metacrilato, grazie alle sue eccezionali caratteristiche, è uno dei materiali più largamente utilizzati in svariati settori industriali e non solo. Esso infatti è una validissima scelta per qualsivoglia applicazione anche nel campo hobbistico e privato. Ma che dire delle sue peculiarità, degli utilizzi specifici che contraddistinguono il suo impiego, dei vantaggi ma anche, perché no, degli svantaggi che esso apporta? Analizziamo approfonditamente ogni risposta a ciascun quesito formulato di seguito in questo interessante articolo e scopriremo un mondo affascinante.

Che materiale è il metacrilato

Innanzitutto, è opportuno partire chiarendo da subito cosa si intende con la definizione di metacrilato: il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA), è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere metilico dell’acido metacrilico. È un polimero termoplastico, noto anche con i nomi commerciali di Plexiglas, Amanite, Lucite, Trespex, Vitroflex, Perspex, Acrivill, Perclax, Crylux, Limacryl, Oroglas, Setacryl e Altuglas.

Il metacrilato nasce in Germania nel 1928, grazie a degli esperimenti condotti dal chimico Walter Bauer, prima di essere immesso sul mercato con il nome di Plexiglas, cinque anni più tardi, nel 1933, dall’industria tedesca Rohm.

Che dire delle sue caratteristiche intrinseche? Il metacrilato è una delle tipologie di plastica più conosciute oggi, grazie ad una fama costruita e rinsaldata nei decenni grazie a delle proprietà uniche: sin da subito infatti, si notò quanto il metacrilato fosse cristallino, circa 30 volte più resistente del vetro, ma al contempo incredibilmente più leggero ed economico.

Alcune caratteristiche ancora più specifiche permettono di fare una distinzione tra 2 tipologie di metacrilato: quello colato e quello estruso, che si differenziano grazie a delle speciali procedure in fase di produzione che caratterizzano le due diverse versioni.

Il metacrilato colato viene denominato così proprio perché, quando si trova allo stato liquido ed esce dal reattore, viene versato per colatura su una piastra piatta. Il metacrilato estruso invece prende il suo nome dalla laminatura delle lastre in spessori più sottili, finalizzata alla creazione di una superficie piuttosto ampia utilizzando una minor quantità di materia prima, consentendo e garantendo di fatto un rapporto prezzo-performance decisamente conveniente.

I vantaggi e svantaggi del metacrilato

Come ogni materiale o tipologia di plastica ad oggi esistente, anche il metacrilato possiede vantaggi e svantaggi, e di cui tener conto prima di optare per il suo utilizzo.
Analizziamoli entrambi più da vicino.

I vantaggi

Esaminando il metacrilato come materiale, emergono numerosi vantaggi che ne attestano la versatilità e l’efficacia in una molteplice varietà di applicazioni.

Alta resistenza e durabilità: il metacrilato si distingue per la sua elevata rigidità, resistenza meccanica e durezza. Offre notevole resistenza all’impatto, agli urti, alla trazione, alla compressione e alla flessione, garantendo una lunga durata anche in condizioni avverse.

Resistenza agli agenti atmosferici e all’invecchiamento: la sua composizione lo rende resistente agli agenti atmosferici e ai processi di invecchiamento, mantenendo inalterate le sue proprietà nel tempo.

Proprietà ottiche ed elettriche eccellenti: grazie alle sue ottime proprietà ottiche ed elettriche, il metacrilato mantiene stabilità sotto i raggi UV e riflette efficacemente la luce, resistendo anche ad alte temperature (fino a circa 70°C) e agli sbalzi termici.

Resistenza chimica: il materiale resiste all’azione di acidi inorganici diluiti, sali, idrocarburi alifatici, composti basici, oli, grassi, soluzioni alcaline acquose e alcoli fino a concentrazioni massime del 30%.

Versatilità estetica: disponibile in una vasta gamma di colori, spessori, finiture e decorazioni, il metacrilato si adatta facilmente a qualsiasi contesto di design e può essere personalizzato a seconda delle proprie necessità o esigenze.

Malleabilità: la sua malleabilità permette la realizzazione di forme e superfici diverse, adattandosi perfettamente al design contemporaneo e ai concept moderni.

Leggerezza: essendo più leggero del vetro, offre un’alternativa pratica per applicazioni che richiedono materiali leggeri, ma con proprietà riflettenti simili.

Costo-efficienza: il metacrilato risulta più economico del vetro e può essere facilmente tagliato su misura, permettendo personalizzazioni specifiche a costi contenuti.

Nonostante i numerosi vantaggi, il metacrilato presenta anche alcuni svantaggi che dovrebbero essere valutati attentamente per una scelta ponderata. La sua analisi completa aiuta a comprendere quando e come utilizzare questo materiale in maniera ottimale, facendo attenzione a tutti gli aspetti, positivi e negativi.

Gli svantaggi

Esaminando gli svantaggi del metacrilato, possiamo riconoscerne alcune limitazioni che potrebbero influenzarne l’applicazione e la manutenzione.

Sensibilità ai graffi e alle abrasioni: sebbene il metacrilato trasparente vanti un’eccellente rigidità e durezza, è particolarmente suscettibile a graffi e abrasioni. Questo inconveniente può essere attenuato tramite l’applicazione di rivestimenti protettivi o rimuovendo i graffi con polish specifici.

Accumulo di polvere: questo materiale tende ad attrarre e accumulare polvere, richiedendo quindi una pulizia regolare e accurata per mantenere la sua trasparenza e aspetto estetico.

Reazione a composti chimici specifici: il metacrilato mostra vulnerabilità all’esposizione a certi composti chimici, come gli idrocarburi clorurati, alcoli con concentrazioni superiori al 30%, acidi concentrati e vernici, che possono danneggiarlo o alterarne le proprietà.

Ingiallimento sotto l’esposizione solare: anche se la sua struttura interna rimane inalterata, una prolungata esposizione al sole può causare un ingiallimento graduale del materiale, a meno che non venga effettuata una manutenzione appropriata.

Difficoltà nel riciclo: a causa della sua specifica composizione e caratteristiche, il metacrilato non è facilmente riciclabile e presenta sfide alla biodegradabilità, ponendo limitazioni dal punto di vista ambientale anche se è comunque paritetico alla plastica e può essere smaltito assieme assieme a questo materiale.

Ambiti di utilizzo del metacrilato

Il PMMA si presta ad una svariata gamma di applicazioni grazie alle proprietà succitate delle quali gode.

Uno dei maggiori settori dove trova impiego è quello dell’edilizia: non a caso, esso viene utilizzato per realizzare lastre per serramenti, lucernari e vetrate, senza contare le moltissime applicazioni riguardanti i sanitari come le cabine o piatti per doccia, i lavandini o le vasche da bagno.

Anche il settore dei trasporti impiega il metacrilato sotto varie forme, come nella realizzazione di fanali per automobili, fanali di lampeggiamento, parabrezza, dischi per tachimetri o triangoli di segnalazione, registrando dei trend di crescita piuttosto significativi negli ultimi 20 anni.

Il Plexiglas viene altresì impiegato nel settore dell’illuminazione, sia per interni che per esterni: basti pensare ad esempio alle insegne luminose, alle targhe pubblicitarie o ai segnali per il traffico.

Ad oggi, moltissimi componenti destinati all’industria elettrica, elettronica ed ottica vedono il metacrilato come principale materiale impiegato: ad esempio, il PMMA viene usato per realizzare CD e DVD, pulsanti di comando, interruttori, lenti di ingrandimento, display per smartphone, elementi in fibra ottica, memorizzatori ottici o prismi.

È doveroso menzionare il settore dell’arredamento, il quale vede sempre più l’utilizzo del metacrilato per la realizzazione di mobili, complementi o di articoli decorativi, nonché di accessori come le ciotole, i bicchieri o le stoviglie, solo per citarne alcuni.

Il metacrilato trova alcune applicazioni secondarie anche in articoli medicali, come componente di apparecchiature per la dialisi, ma anche in campo ortopedico e ortodontico, come nella realizzazione di protesi dentarie, senza contare il suo utilizzo per l’imballaggio di cosmetici o per la creazione di penne stilografiche.

Cliccando sul seguente collegamento potrai vedere anche l’elenco di tutte le possibili tipologie di lavorazione del plexiglass o metacrilato.

Come si pulisce il metacrilato

Come detto precedentemente, il metacrilato è un materiale particolarmente soggetto ai graffi rispetto al vetro standard e perciò, una buona routine di manutenzione e di pulizia risulta cruciale per far sì che la sua brillantezza e la sua efficacia possano rimanere intatte a lungo nel tempo.

È fondamentale servirsi dell’ausilio dell’acqua tiepida e di un panno morbido in microfibra, evitando di usare detergenti contenenti alcool dato che oltre a non essere in grado di eliminare completamente le particelle di sporcizia più solida, come la polvere o la sabbia, potrebbero arrecare danni alla superficie del materiale stesso. Il panno in microfibra dovrà essere risciacquato più volte in una buona quantità di acqua pulita, dato che le sottili fibre di cui è composto potrebbero intrappolare alcune particelle di sporco.

Nel caso in cui il pannello di Plexiglass dovesse presentare uno strato piuttosto spesso di polvere, si potrebbe procedere con la pulizia mediante l’uso di un compressore, al termine della quale sarà necessaria risciacquare il pannello con una soluzione composta da acqua pulita e detergente privo di alcool prima di lasciarlo asciugare senza strofinare.

Seguendo questi piccoli accorgimenti, aumentano a dismisura le possibilità che la superficie in metacrilato rimanga sana, resistente alla prova del tempo e brillante come il primo giorno.