Esistono due materiali plastici molto utili nella realizzazione di oggetti che hanno diverse analogie tra loro. Si tratta di policarbonato e plexiglass. Nonostante siano spesso considerati molto simili, e in realtà lo sono ad un primo approccio visivo, in realtà il loro utilizzo è differente. Ecco perché bisogna chiedersi se optare per l’uno o per l’altro quando si desidera portare a termine un progetto specifico.
Di seguito, analizzeremo proprio la differenza tra plexiglass e policarbonato, oltre che i pro e i contro di ognuno di questi materiali, così da comprendere quale sia più opportuno scegliere in base alle proprie esigenze.

Composizione e proprietà del plexiglass
Iniziamo analizzando le caratteristiche specifiche del plexiglass.
Questo materiale plastico presenta una densità pari a 1,19 g/cm3. Tale valore è decisamente più basso rispetto a quello di materiali simili, come ad esempio il vetro che, invece, si attesta sui 2,5 g/cm3.
A livello tecnico il suo termine corretto è PMMA, acronimo che sta per Polimetilmetacrilato. Si tratta, quindi, di un polimero di origine sintetica che si ottiene tramite la polimerizzazione del metacrilato di metile.
Ma quali sono le sue proprietà principali? Sicuramente la trasparenza, fattore che consente alla luce di passare senza subire eccessive distorsioni. Infatti, ha un indice di trasmissione luminosa molto alto (92%). Inoltre, è resistente agli agenti atmosferici (alte temperature, raggi UV, umidità) e agli urti (infatti non si rompe con facilità). Un altro fattore che gioca decisamente a suo favore è il fatto che il plexiglass non è tossico ed è completamente riciclabile, fattori che lo rendono anche una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale.
Composizione e proprietà del policarbonato
Passando ai dati relativi al policarbonato, evidenziamo sin da subito che la sua densità è di 1,2 g/cm3, leggermente maggiore di quella del plexiglass, ma il suo indice di trasmissione luminosa è più basso rispetto a quello, e varia tra l’80% e il 90%.
In questo caso, parliamo di una plastica termoplastica, materiale noto per la sua estrema resistenza, per il peso ridotto e per l’elevata trasparenza. Il policarbonato, dunque, è composto da unità di reazione chimica conosciute come carbonati di bisfenolo A. Questi ultimi garantiscono resistenza agli urti e robustezza.
Tra le altre sue proprietà principali, occorre elencare la flessibilità, la resistenza alle abrasioni e la resistenza chimica. Come per il plexiglass, anche il policarbonato può essere annoverato tra i materiali sostenibili ed ecologici, dato che può essere anch’esso facilmente riciclato.
Resistenza e durabilità: confronto tra plexiglass e policarbonato
È molto interessante comprendere che differenza c’è tra policarbonato e plexiglass in termini di resistenza e durabilità. Sebbene quest’ultimo goda di un livello elevato di resistenza agli agenti atmosferici, agli urti e alla corrosione, il policarbonato offre una maggiore livello di durata. Infatti, è estremamente robusto e si presta maggiormente ad applicazioni che richiedono una resistenza meccanica più elevata.
In tal senso, il plexiglass è più suscettibile ai graffi e può subire danni con più facilità. Il policarbonato, in definitiva, è senza alcun dubbio un materiale più flessibile e pertanto si oppone meglio agli urti, alla rottura e al calore. Per comprendere meglio tale concetto, basti pensare che il policarbonato ha una resistenza agli urti di 250 volte più alta rispetto al vetro, mentre il plexiglass di “sole” 30 volte in più.
Trasparenza: confronto tra plexiglass e policarbonato
Quando si trattano le differenze tra policarbonato e plexiglass, una caratteristica che non può essere ignorata è la trasparenza. Quest’ultima determina la luminosità soprattutto nel caso tali materiali vengano utilizzati in sostituzione di pareti o per la realizzazione di coperture che hanno come obiettivo proprio quello di portare luce all’interno di un ambiente.
Passando ai dati tecnici, il plexiglass ha un coefficiente di trasparenza pari a 0,93, leggermente più elevato rispetto a quello del vetro, che equivale a 0,90. Il policarbonato, invece, ha un coefficiente di trasparenza che oscilla tra 0,86 e 0,89. Bisogna sottolineare che questi dati variano nel tempo, ovvero in caso di ingiallimento dei materiali. Alcuni trattamenti specifici, però, consentono di evitare che la luce del sole ingiallisca sia il plexiglass che il policarbonato.
Sicurezza: confronto tra plexiglass e policarbonato
Il confronto plexiglass vs policarbonato riguarda anche il fattore sicurezza, valore determinante quando si deve portare a termine un progetto. Si tratta infatti, di un dato importantissimo per decidere se optare per uno o per l’altro materiale plastico.
Esiste, è importante rimarcarlo, una netta differenza tra lastre plexiglass e policarbonato in fatto di sicurezza. Queste ultime sono più resistenti alle alte temperature e meno infiammabili (classificazione antincendio B1), mentre il plexiglass, notoriamente, non resiste al calore e non è consigliato utilizzarlo per applicazioni di sicurezza. Entrambi, però, offrono più affidabilità del vetro e più resistenza nell’eventualità di rottura.
Installazione e manutenzione di plexiglass e policarbonato
Anche per quanto riguarda installazione e manutenzione, esistono differenze tra policarbonato e plexiglass. Precisiamo che l’installazione corretta di entrambi i materiali consente di evitarne rotture o danni. In entrambi i casi, occorre utilizzare viti e staffe apposite, mentre per i tagli e la lavorazione bisogna avvalersi di attrezzi adatti, seguendo le istruzioni dei produttori, così che non si generino crepe o scheggiature.
Sicuramente, il policarbonato è più facile da lavorare, in quanto più flessibile del plexiglass che, al contrario, può rompersi con più facilità durante l’installazione.
Per quanto riguarda invece la manutenzione e la pulizia, non c’è molta differenza tra policarbonato e plexiglass. Tutti e due vanno puliti soltanto con acqua e con sapone neutro, utilizzando un semplice panno morbido e non abrasivo. Da evitare, in assoluto, l’uso di detergenti chimici aggressivi o che abbiano un’alta percentuale di alcool. Questi materiali plastici, infatti, si possono rovinare a contatto per lungo tempo con detti solventi.
La differenza sostanziale riguarda invece, la protezione dai raggi UV. Il policarbonato, infatti, ingiallisce con più rapidità quando esposto ai raggi del sole e va preventivamente trattato con appositi additivi. Il plexiglass, invece, pur ingiallendo, può essere lucidato in un secondo momento.
Applicazioni comuni del plexiglass e policarbonato
Anche le applicazioni e gli usi comuni rientrano tra le differenze policarbonato vs plexiglass.
Il policarbonato viene utilizzato, comunemente, nei seguenti ambiti:
- edilizia (tettoie e tetti);
- industria automobilistica;
- piccoli elettrodomestici e casalinghi;
- imballaggio alimentare;
- medicale;
- sport;
- industria aerospaziale e militare.
Il plexiglass, invece, viene richiesto specialmente per applicazioni in questi settori:
- edilizia (per la realizzazione di vetrate di sicurezza, facciate, porte, pareti divisorie, parapetti, lucernari e così via);
- nautica (ad esempio finestre di barche);
- illuminazione;
- visual merchandising e pubblicità (espositori, insegne luminose, etc.);
- arredo interni;
- ambito medicale.
Queste rappresentano le applicazioni più comuni di entrambi i materiali. Si nota, da queste informazioni, la versatilità sia del plexiglass che del policarbonato, caratteristica che consente di utilizzarli in molteplici contesti.
Costi: quale conviene di più?
Nella scelta tra questi due materiali, è determinante in alcuni casi anche la differenza di prezzo tra policarbonato e plexiglass. Partiamo con il sottolineare che entrambi vengono venduti a peso. Per confrontare i costi, dunque, occorre mettere a paragone due lastre con la stessa massa.
A parità di peso, il policarbonato è sicuramente il materiale che presenta un prezzo più elevato. Quando si acquistano delle lastre di questi due differenti materiali plastici, però, occorre stare attenti proprio al peso, dato che le dimensioni possono trarre in inganno. Una lastra di policarbonato che può sembrare identica a una di plexiglass, infatti, è in realtà più leggera, dato che il primo è un materiale più compatto.
Quale scegliere tra plexiglass e policarbonato?
Ora, dopo aver analizzato le caratteristiche di questi due formidabili materiali, i pro e i contro si bilanciano ma sono chiare le differenze per scegliere con consapevolezza il materiale più adatto alle proprie esigenze.
Chi necessita di maggiore resistenza agli urti e agli agenti atmosferici può optare per il policarbonato, mentre chi esige una migliore trasmissione di luce e desidera risparmiare sui costi d’acquisto, il plexiglass (pmma) potrebbe rappresentare la soluzione ideale. In ogni caso, si suggerisce di valutare con attenzione le peculiarità e le proprietà di entrambi i materiali, così da trovare la soluzione più consona al proprio scopo.

Sono titolare di Laser Idea, amo i processi e i concetti innovativi e sono sempre alla ricerca di migliorie per approfondire costantemente la mia già pluriennale esperienza nel taglio laser e nella lavorazione di: plexiglass, legno, metallo, forex così da poter fornire ai nostri clienti le soluzioni più all’avanguardia e di alta qualità. Contattatemi per qualsiasi esigenza o scrivetemi nei commenti, sarò lieto di rispondervi.